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Località: TARQUINIA (VT) 
Nome Antico: TARQUINII 
Longitudine: 11.45 25 53 
Latitudine: 42.15 07 55 

Tarquinia antica sorgeva a circa sei chilometri dal mare sul colle della Civita caratterizzato da un terreno calcareo e di scarsa vegetazione. Era circondata da mura, lunghe circa 8000 metri, formate da blocchi quadrati di calcare, la cui costruzione risale al V - IV secolo a.C.. In queste mura si aprivano le porte dalle quali uscivano le strade che collegavano la città con il mare e con altre città come Vulci, Tuscania e Norchia.  
La topografia urbana è poco conosciuta, ad eccezione della zona dell’Ara della Regina sulla base di sondaggi sparsi effettuati negli anni ’30 e ’40. Tuttavia le ricerche geografiche della Fondazione Lerici hanno messo in luce l’esistenza di un impianto urbanistico regolare, mentre qualche indizio sulla pianta viene dalla localizzazione delle porte urbiche.  
Nel santuario dell’Ara della Regina sorgono le imponenti rovine di uno dei più grandi templi etruschi conosciuti. I resti attualmente visibili sono il risultato di una ricostruzione completa dell’iniziale IV secolo a.C., con molti rimaneggiamenti romani; le terrecotte architettoniche del VI secolo a.C., la forma e l’orientamento dell’altare sono le testimonianze della fase arcaica di un culto molto importante la cui divinità è tuttora ignota.  
Dall’area del tempio provengono i frammenti delle iscrizioni con le elogia degli Spurinnae e dei fasti (piccole biografie in ordine cronologico) dei magistri (presidenti) di un collegio sacerdotale.  
La necropoli di Monterozzi è lo straordinario sepolcreto di Tarquinia dove per oltre mezzo millennio la città depose i propri morti. Infatti, in questa necropoli si trova una serie eccezionale di tombe dipinte che rendono Tarquinia uno dei centri archeologici più importanti dell’area mediterranea.  
Attualmente sono visitabili circa sessanta tombe dipinte.  

Ubicazione dei reperti:   
Museo Nazionale di Tarquinia 

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